Passai milioni di notti
nel vento dei ricordi
aspettando i tramonti
degli incubi piú profondi
Sempre tu ti inoltresti
fino ai miei abissi
nei piú angusti posti
quessi piú inispitali dei fossi
Quanto fui tu cara a me
conservo ricordi limpidi
rimaste intrecciate le nostre anime
sempre piú scuri, nel mio cuore, i lividi
Accecata fui dal brivido
dalla gioia del sentirmi viva
nessun livido
solo paura che svaniva
E giunse il nostro tramonto
la realtà non mollava
c’era da pagare un conto
per venire a galla lei lottava
Percorremmo con infinita spensieratezza
quel frammento di prezioso dono della vita
nessuna certezza
per questa felicità che credevamo non sarebbe mai svanita
Ora che non ti ho piú accanto
mi accorgo che le uniche vere pupille erano le tue
che della tristezza ne sapevano tanto
nonostante noi fossimo in due