È sempre più diffuso, sempre più grave.
È come un serpente che ti si annida dentro
e ti distrugge dall’interno, con il suo veleno.
Non molla mai, ti scova ovunque tu sia,
ti fa soffrire così tanto da distruggere
tutta la voglia di vivere che hai nel corpo.
E tu potresti chiederti, da solo, in silenzio:
“Perché questo comportamento esiste?”
“Mi mollerà, prima o poi, o sarà eterno?”
“Se posso liberarmene, qual è la tattica?”
Non riesci a combatterlo, perché non hai idea
di chi sia la causa e di come ti abbia trovato.
Lui è al sicuro finché non lo dici a qualcuno.
E allora confidati, parla, urlalo ai sette venti,
non ti preoccupare di essere insultato di più,
perché non accadrà e tu sarai messo in salvo.
Bastano tre parole: STOP AL CYBERBULLISMO.
